domenica 17 giugno 2018

Aborto spontaneo, ascoltare e pregare

La scorsa settimana è stata una settimana particolare, ancora un angelo andato in cielo..
Chissà quanti piccoli tornati al Padre e nessuno lo sa!

Il piccolo di cui parlo io era della mia amica, cercato voluto e sofferto...

Ora in questo clima, sento di condividere le parole di questo link:

http://www.mammapretaporter.it/educazione/essere-mamma/l-aborto-spontaneo-perche-se-ne-parla-ancora-troppo-poco

Ciao

Veronica

domenica 14 gennaio 2018

Ancora insieme per la Vita !

Eccomi nuovamente a scrivere su questo blog, dopo una lunga , lunghissima assenza !

La vita in questi anni mi ha portato ad impegnarmi su più fronti : famiglia e lavoro mi hanno assorbito molto e quindi il blog non è stato più aggiornato.

Non ho mai dimenticato i valori che mi hanno spinto a scrivere un blog per la Vita, e come un piccolo seme piantato qualche anno fa, questo è germogliato e a suo modo ha messo radici...

Ho scoperto dopo tanto tempo che alcuni di voi hanno letto la mia esperienza e grazie a qualcuno di voi oggi riprendo a scrivere.

Qualche mese fa sono stata contattata da Laura Cairoli e grazie a lei ora sono qui a raccontarvi che non bisogna mai dimenticarsi che noi donne siamo le prime guerriere in difesa della vita!

Laura Cairoli dopo aver letto questo blog, mi ha inviato il suo libro.

Leggerlo è stata una grande emozione. 

Sono tornata indietro di tanti anni.

Quante lacrime, quanti ricordi, quanto dolore....
....Tutto riassunto in tante poesie che vi consiglio di leggere !


"Invece vorrei giocare" raccoglie i pensieri di una piccola vita custodita in un grembo, i sogni di un'anima che aspira all'eternità .


Ho un cuore che batte,
ma non sono vivo,
ho gemme di mani,
ma non sono umano,
ho già una mamma,
ma non sono un bimbo.
C'è solo un atroce strumento,
che arpiona,aspira,inietta,trincia...
Sai forse tu,
dove la vita comincia?

Laura Cairoli- Invece vorrei giocare

domenica 2 febbraio 2014

Giornata nazionale per la vita: 2 Febbraio 2014

Carissimi,
in occasione di questa speciale ricorrenza, in cui voglio ricordare che la Vita è tale dal concepimento alla morte, mi sento di richiamare l'attenzione e la preghiera di tutti i Cristiani Cattolici soprattutto su questi punti:


Nella preghiere affidiamo a Dio:

-       i bambini uccisi ogni giorno con l’aborto in Italia;
-       le madri che si trovano ad affrontare una gravidanza difficile e sono tentate di abortire;
-       le madri che subiscono pressioni affinché abortiscano e quante sono state costrette ad abortire;
-       i padri che hanno subito un aborto volontario e coloro che si trovano a fianco di una donna che sta pensando di abortire;
-       tutti coloro che si spendono per la difesa della vita umana fin dal concepimento.


Con la preghiera, inoltre, si chiede a Dio di toccare il cuore e di portare al pentimento:

-       le madri che hanno intenzionalmente abortito;
-       i padri, genitori e parenti che hanno favorito o consigliato l'aborto;
-       i medici che praticano gli aborti e la fecondazione artificiale ed il personale sanitario coinvolto;
-       i farmacisti che vendono la pillola del giorno dopo e gli altri prodotti abortivi, presentati e diffusi come contraccettivi;
-       tutti coloro che cooperano alla diffusione nella società della mentalità abortista.

Per chi vuole ed è solito pregare vi rimando a questo link che mi piace molto:

 http://www.dueminutiperlavita.info/p/chi-siamo.html


martedì 21 gennaio 2014

Vita dopo il Parto

Carissimi,
su facebook gira da un pò questa storiella.
Ho pensato di pubblicarla anche su questo blog perchè credo che dia spunto a molte riflessioni:
-il bimbo dentro la mamma pensa,sogna,ascolta....
- Le mamme ascoltano il loro piccolo fin dai primi giorni che è nel loro ventre?
- Io credo nella Mamma Celeste che ci guarda , che ci guida e che ci ascolta....voi?...

Buona lettura:


 ''Nel ventre di una donna incinta si trovavano due bebè.
Uno di loro chiese all’altro: - Tu credi nella vita dopo il parto?
 > - Certo. Qualcosa deve esserci dopo il parto. Forse siamo qui per prepararci per quello che saremo più tardi.
 - Sciocchezze! Non c’è una vita dopo il parto. Come sarebbe quella vita?
 > - Non lo so, ma sicuramente... ci sarà più luce che qua. Magari cammineremo con le nostre gambe e ci ciberemo dalla bocca
.> -Ma è assurdo! Camminare è impossibile. E mangiare dalla bocca? Ridicolo! Il cordone ombelicale è la via d’alimentazione … Ti dico una cosa: la vita dopo il parto è da escludere. Il cordone ombelicale è troppo corto.
 > - Invece io credo che debba esserci qualcosa. E forse sarà diverso da quello cui siamo abituati ad avere qui.
> - Però nessuno è tornato dall’aldilà, dopo il parto. Il parto è la fine della vita. E in fin dei conti, la vita non è altro che un’angosciante esistenza nel buio che ci porta al nulla.
 > - Beh, io non so esattamente come sarà dopo il parto, ma sicuramente vedremmo la mamma e lei si prenderà cura di noi.
 - Mamma? Tu credi nella mamma? E dove credi che sia lei ora?
 > - Dove? Tutta in torno a noi! E’ in lei e grazie a lei che viviamo. Senza di lei tutto questo mondo non esisterebbe.
 > - Eppure io non ci credo! Non ho mai visto la mamma, per cui, è logico che non esista.
- Ok, ma a volte, quando siamo in silenzio, si riesce a sentirla o percepire come accarezza il nostro mondo. Sai? ... Io penso che ci sia una vita reale che ci aspetta e che ora soltanto stiamo preparandoci per essa ..."


Spero vi sia piaciuta e faccia riflettere anche voi!
Ciao da Veronica

venerdì 18 ottobre 2013

Un dono di Dio: un talento down!

Doveva essere abortito perché down: oggi è un vero e proprio genio Ha 16 anni, parla inglese e spagnolo alla perfezione ma se la cava anche col francese e il latino. E’ un adolescente con un’incredibile capacità di suonare bene il violino e si è già esibito in concerti con orchestre sinfoniche. Tiene anche conferenze per gli Stati Uniti e nel resto del mondo.Si chiama Emmaunel Joseph Bishop e guardando alla sua storia si può dire senza esagerare che è alcune spanne al di sopra degli adolescenti della sua età. Questo giovanotto talentuoso ha lasindrome di Down; in alcuni paesi la legge permette di abortirlo prima della nascita, solo perché Down.La sua storia è così impressionante che sta girando il mondo attraverso i social network.E’ difficile trovare un talento come quello di Emmanuel in giro per il mondo magari perché non li hanno lasciati nascere per il solo fatto di essere affetti dalla sindrome di Down; questo per il fatto di non avere i requisiti che la società occidentale afferma che si debbano avere, per essere degni di questa vita. E tutto questo protetti dalla legge.Tuttavia, la storia di Emmanuel appare come una tempesta che distrugge tutti questi sofismi per giustificare l’aborto di decine di migliaia di bambini che non sono considerati adatti. Questo adolescente statunitense ha smontato tutti gli argomenti a favore dell’aborto dei Down, mostrando al mondo di cosa sia capace.Un cattolico devoto.Emmanuel è anche un cattolico molto devoto, lo afferma orgoglioso, facendo le sue preghiere anche in latino, dirigendo la preghiera del Rosario e altre preghiere comunitarie in molte occasioni.In questo senso, questo ragazzo, intende usare il dono che Dio gli ha fatto, per un fine più grande. I suoi sforzi sono per mostrare che i disabili sono uguali agli altri, che hanno i propri doni e abilità da mostrare al mondo. I definitiva, convincere il mondo che sono utili, proprio il contrario che quotidianamente il mondo insegna.Un talento precoce.Emmanuel è nato il 21 Dicembre del 1996 nella città statunitense di Grafton. Coominciò subito a sorprendere tutti: a due anni già cominciava a leggere e a tre era capace di leggere parole in francese.A soli sei anni lesse il discorso di benvenuto dell’Associazione Nazionale Sindrome di Down, e lo fece in tre lingue per una platea di più di seicento persone. A questa età cominciò ad apprendere a suonare il violino, uno dei suoi maggiori interessi.La vita di Emmanuel prosegue a questa velocità vertiginosa. A otto anni andava in bicicletta e vinceva medaglie alle paralimpiadi degli USA, gareggiando anche nel golf e nel nuoto in cui vinse medaglie nei 200 e 400 metri in stile libero.Il violino, la sua arma, il suo scudo.Un anno dopo faceva il chierichetto in parrocchia e l’anno successivo riceveva il sacramento della Cresima. Nel 2010 corona un altro suo sogno, suonando alla Giornata Mondiale per la Sindrome di Down in Turchia, insieme a un’orchestra sinfonica. A 12 anni suona il violino inun recital inIrlanda in occasione del Decimo Congresso Mondiale della Sindrome di Down.Il suo obbiettivo: aiutare altri bambini.Emmanuel è stato educato da genitori che non hanno mai dubitato delle sue capacità. Con sforzo e perseveranza questo ragazzo ha potuto superare la sua disabilità.Nelle sue presentazioni parla della sua vita di adolescente con Sindrome di Down, che ha interesi, che ama gli sport, la musica, che nuota, che va in bicicletta.I suoi obbiettivi si riassumono in quattro punti:Evidenziare le competenze, talenti, doni e le potenzialità dei bambini con questa disabilità.Contrastare le basse aspettative nella sindrome di Down.Dimostrare che la gioia di vivere non si oppone a queste persone.Attenuare la prevalenza di tutto ciò detto o scritto sulla sindrome di Down proviene principalmente da persone senza questa disabilità.Un esempio per tutti.A Dicembre 2012, a Houston, in occasione della riunione annuale della trisomia 21, Emmanuel sorprende tutti raccontando le sue avventure e viaggi intorno al mondo, i loro studi e anche del suo violino. Parla anche un po’ in francese e delle opere d’arte che aveva visitato durante il suo soggiorno a Parigi. Risponde alle domande sulla sua vita e di dubbi che altre persone possono avere.La sua formazione in casa ha dimostrato l’importanza dell’alfabetizzazione precoce.La sua testimonianza, più per la sua capacità di superamento che per le sue abilità concrete, è uno stimolo e un impulso per molti bambini con Sindrome di Down e le loro famiglie. Non sono sole e sono utili molto più di quanto possano immaginare.[Tradotto da: http://www.religionenlibertad.com/articulo.asp?idarticulo=31458%5D



mercoledì 16 ottobre 2013

Un dolore che non passa...

<< (...) un lutto sbagliato. Perchè quello dei genitori di bambini morti durante la gravidanza o il parto è un lutto molto speciale: un lutto che sembra non ave...re il diritto di esistere (... ) Un lutto che non deve esistere (...) per amici e parenti dei genitori, che appaiono, a seconda dei casi, imbarazzati, stupiti, irritati...come davanti a un sentimento inopportuno ed esagerato. Il fatto è che la morte di un figlio è un evento innaturale e drammatico, un dolore inimmaginabile, terrorizzante. Quindi molto meglio pensare che questa non è come la morte di un figlio "vero", e comportarsi di conseguenza. Per esempio dicendo frasi come queste, tutte rigorosamente autentiche: "Ma si dai, ne farete degli altri". "Pensa se ti succedeva più avanti!" "Ma stai ancora male? Sono già tre mesi..." "La prossima volta fai due gemelli, così recuperi...!" "La prossima volta ne farete un altro più bello!" "Beh, non era ancora proprio un bambino..." "Scusa se non ti vengo a trovare, ma sono incinta e non mi voglio intristire" "Ma gli fanno anche il funerale?!" A nessuno, io credo, verrebbe in mente di dire cose del genere a una coppia che ha perso un figlio, se si trattasse di un bambino più grande o di un adolescente. Ma i "bambini nati in silenzio" (...) sembra siano figli solo per i loro genitori. Riuscite a immaginare una solitudie peggiore di questa?>> Brano tratto dalla prefazione al libro: "La tua culla è il mio cuore". Un progetto dell'Associazione CiaoLapo Onlus. Ieri è stata la Giornata del lutto perinatale. Molte donne e molte famiglie vivono con estrema solitudine questo dolore. Forse è il caso di parlarne tra di noi, iniziare a non sentirci sole condividendo le nostre esperienze, personali o meno, per allontanare il senso di vuoto e isolamento che aggrava un momento già estremamente difficile per qualunque donna, per qualunque mamma. ( da Facebook).Nasce anche per questo il mio blog.
Ora pero' vivo più serena perchè a Medugorje, la Madonna mi ha fatto un grande Grazia che mi ha permesso di credere in modo ancora più forte che anche il mio angioletto è in cielo con lei!